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CBFAMILY: Massimo Pianotti


CBFAMILY: Massimo Pianotti

Per una società con programmazione, la fine di una stagione corrisponde sempre al primo passo di quella nuova. E nessuno sarebbe più indicato a tirare le somme sull’annata 2016/17 del presidente Massimo Pianotti, che si apre ad analisi, emozioni e commenti sulle vicende del Collegno Basket. Con la testa già alle nuove sfide, naturalmente.

Presidente Pianotti, senza pensare, di puro istinto, se ti chiedessero com’è andata la stagione 2016/17 del Collegno Basket cosa risponderesti?

“Senz’altro direi: ‘Bene’. Anche quest’anno siamo riusciti a fare un piccolo, ma sostanziale passo in avanti. Abbiamo consolidato lo staff tecnico, integrandolo con la fondamentale componente della preparazione fisica, e quello dirigenziale con l’ingresso del Direttore Sportivo Frank Visconti. Ma, soprattutto, sono felice di avere a disposizione un vero ‘consigliere’, per la sua saggezza e conoscenza dell’ambiente, in Massimo Miglini. Abbiamo ottenuto ottimi risultati dal campo e non solo per le finali di categoria raggiunte, ma anche grazie alla continua crescita del settore minibasket e di quello femminile”.

Certamente il ritorno della C Gold ha rappresentato una bella scarica di adrenalina. Ti senti più soddisfatto per i playoff raggiunti o per tutto ciò che rappresenta avere una formazione senior di buon livello?

“Dovevamo sostanzialmente salvarci e salvezza è stata. Ora, dopo questo campionato di assestamento, incominciamo a tracciare un percorso che durerà tre anni e alla fine tireremo le somme. Di sicuro, avere una prima squadra conferisce una visione completamente diversa a una società, rispetto alle realtà che hanno al proprio interno solo il settore giovanile: la nostra C Gold diverrà ‘la prima squadra del settore giovanile’ e non solo a parole, ma con i fatti. Conto di inserire nei 15 del gruppo fin da quest’anno alcuni ragazzi del 2000 e del 2001”.

E adesso cambio alla guida tecnica con la scommessa di affidare l’incarico a Ivano Leccia. Come ti immagini la prossima C Gold dei Leoni?

“La immagino… da ‘Leoni’! Credo nella scelta fatta e credo che questa decisione sia la più vera espressione di quanto detto prima. La prima squadra è la squadra del settore giovanile e Ivano arriva proprio dal nostro vivaio. Abbiamo le fondamenta della nostra struttura nel minibasket, il primo piano con un settore giovanile completo e adesso con Ivano la scala per arrivare fino al tetto. Ma questo tetto lo dobbiamo ancora realizzare. Diciamo che il primo passo è stato fatto: ora costruiamoci il futuro con la nostra forza e le nostre mani”.

Lo sforzo della società nel mantenere in organico coach Carbone testimonia la volontà di crescere anche in ambito giovanile. Qual è l’obiettivo del Collegno Basket in questo senso?

“Il nostro obiettivo a tutti i livelli è collaborare, condividere le nostre scelte tecniche e le nostra attività con il territorio della zona ovest di Torino. Tenere Beppe è il segnale che stiamo facendo degli sforzi per creare una scuola di pensiero concreta, un nostro modo di fare pallacanestro. Al tavolo di confronto dei coach potranno partecipare tutti gli allenatori del Collegno Basket e non solo, per parlare di pallacanestro, scambiarsi idee, esercizi e idee di lavoro. A Collegno e non solo si dovrà respirare con la palla a spicchi in mano”.

Under 13 Elite campione regionale, Under 14 Elite e Under 14 Regionale finaliste, ma in generale tutti i gruppi del vivaio sono cresciuti e hanno ben figurato, anche nei campionati Elite e d’Eccellenza. Cosa c’è da aspettarsi per la prossima stagione in ambito giovanile?

“Non guardo alla prossima stagione, guardo al futuro. Noi programmiamo di tre anni in tre anni, non pensando solo a quello che succederà domani.  Le vittorie sono importanti perché allenano una determinata mentalità, ma, anche se non fossimo arrivati a nessuno di questi grandi traguardi, la stagione sarebbe stata ugualmente positiva per come abbiamo lavorato sul campo e per come ci siamo mossi dietro le quinte con un unico chiodo fisso: i nostri giocatori. Oltre ai risultati citati, è giusto sottolineare anche che abbiamo raggiunto le finali nazionali del ‘Join The Game’, un nostro atleta è stato convocato per un raduno della Nazionale e due ragazzi del 2003 hanno rappresentato Collegno nella selezione piemontese al ‘Trofeo delle Regioni’, oltre a coach Leccia che ha guidato la selezione 2004 al mitico Trofeo Bulgheroni”.

Non si può non parlare anche di minibasket, motore assoluto di ogni ragionamento futuro. Sei soddisfatto della crescita di questo settore?

“Assolutamente sì. Il minibasket è uno dei nostri punti di forza e non rappresenta lo sponsor del Collegno Basket. Quello che incassiamo dal minibasket lo reinvestiamo nel minibasket, per crescere ogni anno e avere una base forte, solida e numerosa. Ricollegandomi a quanto detto prima, le nostre fondamenta sono costituite proprio dal minibasket”.

Il ‘1^ Torneo Città di Collegno’ ha portato il grande basket per un weekend direttamente a casa nostra. E’ stata senz’altro una scommessa vinta: sarà un’esperienza da ripetere? C’è già qualcosa che bolle in pentola in questo senso?

“Beh, prima di tutto devo nuovamente ringraziare, e non smetterò mai di farlo, i genitori del Collegno Basket, veri ‘Leoni’ nell’organizzare il tutto. Ringrazio Roberto Bertino, prima genitore e poi dirigente dell’Under 14 Elite, in rappresentanza di tutto il gruppo di lavoro. La scommessa l’hanno vinta loro, dimostrando che le società come la nostra non possono prescindere dalla collaborazione attiva con i propri genitori. La prossima stagione replicheremo, ma per le news… aspettate l’uscita del nostro trimestrale ‘CB News’!”.

Per congedarci, qual è il tuo augurio sincero per la prossima stagione?

“Che si giochi tanto a basket, che ci si diverta con la palla a spicchi, che ci si scaldi per ogni retina mossa, che ci si butti su ogni pallone che passa. Insomma mi auguro un’altra stagione da ‘Leoni’. Una stagione da Collegno Basket”.

Gianluca Tartamella