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CB FAMILY: Alessandra Cordola


CB FAMILY: Alessandra Cordola

Nuove prospettive per il minibasket e per tutto il Collegno Basket nella stagione appena iniziata, mantenendo un saldo filo di continuità costituito dalla stessa passione di sempre. Con questa idea ben fissa nella mente, abbiamo ascoltato Alessandra Cordola, istruttrice proprio del minibasket e responsabile sia della sezione femminile, sia dello sviluppo della società sul territorio. Tra passato e presente, Alessandra ci ha raccontato anche cosa abbiamo in serbo nell’immediato futuro. Buona lettura!

Alessandra, ormai sei a Collegno da diversi anni. Se guardi indietro e pensi a come era questa società, che effetto ti fa?

Questo ormai è il mio sesto anno al Collegno Basket. Rispetto ai primi tempi molte cose sono cambiate: i gruppi hanno iniziato a crescere, con sempre più bambini in palestra stagione dopo stagione. Sentivamo di essere sulla strada giusta e abbiamo deciso di allargarci. Perchè non dare la possibilità anche ai mini-cestisti di divertirsi con noi, ad esempio? Da qui è nata l’idea di creare i gruppi di easy basket, che permettono ai bambini di 4-5 anni di avvicinarsi al nostro mondo. Siamo una società in movimento, alla ricerca di stimoli e opportunità da offrire alle famiglie per far crescere i propri figli in un ambiente sano e ricco di emozioni. Ecco: se penso al Collegno Basket mi viene in mente un pentolone nel quale bolle sempre qualcosa e ogni anno viene ‘sfornata’ qualche idea entusiasmante, che mette costantemente al centro dell’attenzione il bambino“.

E adesso, un settore minibasket in espansione, con idee e propositi sempre più ad ampio raggio. Quali sono le prime sensazioni che arrivano da questa nuova annata?

Proprio perchè intorno alla figura del bambino ruota la nostra filosofia, il minibasket continua a crescere. Questo ci fa pensare che il lavoro svolto negli anni precedenti sia stato buono e che le basi per migliorare siano solide. Le sensazioni sono positive: l’entusiasmo non manca e vogliamo vivere questa stagione a 360 gradi“.

Con particolare attenzione al basket femminile, dal momento che la società sta cercando di ricreare un movimento anche in questo ambito…

Si può dire che da tre anni è rinato anche il movimento femminile e, come tutte le cose, siamo partiti in piccolo. All’inizio era presente un solo gruppo, che contava una decina di giovani ‘leonesse’, ma passo dopo passo, mattone dopo mattone siamo arrivati a contare con orgoglio tre gruppi rosa: le gazzelle, le esordienti e le squadra delle più grandi, che, in collaborazione con la PMS Libertas Moncalieri, quest’anno disputerà il campionato Under 13. In poco tempo il numero di atlete è triplicato, tanto che nei gruppi maschili Pulcini e Scoiattoli sono presenti anche alcune aspiranti cestiste, che saranno il futuro del settore femminile. Sempre più bambine dai 5 agli 11 anni si appassionano alla pallacanestro e come delle vere leonesse dimostrano che questo non è uno sport solo per maschietti!“.

Ma oltre a curare il minibasket, sei anche responsabile dello sviluppo delle attività sul territorio. Come si sta muovendo il Collegno Basket?

A partire dall’anno scorso abbiamo iniziato a espanderci sul territorio, partendo dai paesi limitrofi per arrivare fino alla valle di Susa. L’idea è quella di ampliare la nostra idea di minibasket e far rifiorire questo sport in aree dove c’è una storia cestistica importante. Adesso ha preso vita la collaborazione con Pianezza Basket e sono partiti anche due nuovi corsi di minibasket: uno a Druento e l’altro a Sant’Ambrogio. Un’altra modalità con cui il Collegno Basket si sta facendo largo sul territorio sono le collaborazioni scolastiche. Oltre alle classiche attività di minibasket, infatti, proponiamo alle scuole due progetti, di cui il primo prevede incontri sulla sana e corretta alimentazione abbinata al movimento, mentre il secondo consiste in lezioni di quattro diverse discipline sportive. Questo perchè, oltre al basket, la nostra società sostiene lo sport in generale e vuole aiutare i bambini ad allontanarsi dalla sedentarietà, imparando a condurre uno stile di vita sano“.

Per ultimo, ma ovviamente non per importanza, parliamo del futuro. Cosa ti piacerebbe fare tra qualche anno?

Mi piacerebbe rimanere sempre in questo mondo. Mi piace ora e credo che sia una cosa che amerò per sempre. Stare a contatto con i bambini è la cosa più bella al mondo: loro danno sempre energia a chi gli sta intorno e aiutarli a conoscere il proprio corpo e la propria personalità è molto appagante“.

Insomma, in una frase, perchè un bambino o una ragazza dovrebbe entrare a far parte del Collegno Basket?

Per crescere insieme“.

Gianluca Tartamella